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lunedì 19 agosto 2013

Alti tradimenti?



Il presidente della nostra repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente del consiglio, Enrico Letta, e il suo vice, Angelino Alfano, non sono solo delle persone impegnate in politica.
Per ragioni tutte politiche, certo, ma oggi sono ai vertici delle nostre istituzioni.
A queste tre persone ne vanno aggiunte, a dire il vero, altre tre: il presidente del senato, Pietro Grasso, la presidente della Camera, Laura Boldrini e, non dimentichiamolo, il presidente della corte costituzionale, Franco Gallo.
Queste sei persone hanno il potere - e secondo noi anche il dovere - di far votare subito il parlamento sulla questione dell'abolizione del Porcellum.
L'unico modo realistico è il ritorno al Mattarellum, con poche, minime correzioni.
E' la cosa più importante.
E' necessaria per salvare la repubblica.
Invece che ammorbare l'alta stagione delle vacanze con tanti discorsi inutili, e forse anche pericolosi, come quello di Letta ai ciellini, o quello di Zanonato sulle energie rinnovabili, questo è quello che va fatto.
Avrebbe già dovuto essere fatto da mesi!
Non è l'unica cosa urgente, è chiaro, ma, come sappiamo noi Toscani che lottiamo da anni per il superamento delle liste bloccate, per i collegi uninominali, per le primarie obbligatorie, è veramente una questione vitale.
Tutto il resto, a maggior ragione l'inestricabile groviglio politico-giudiziario in cui si è - principalmente per sua responsabilità e incoscienza - infilato il presidente Berlusconi, viene dopo.
Molto dopo.
Non si faccia di questa alta stagione un tempo di alti tradimenti.
Nessuna vera e ulteriore riforma, neppure le cose urgenti come la necessità di mitigare l'austerità, di smantellare province e prefetture, di aiutare i nuovi poveri, di liberare i troppi cittadini in attesa di giudizio, sarà possibile, se prima non si abbatte il Porcellum.
Senza una selezione libera, competitiva, dal basso di una nuova generazione di leader, questa repubblica, semplicemente, ci cascherà sulla testa.
Facendoci del male.
Schiacciando tutti, ma soprattutto i più deboli.
Non mi aspetto nulla dagli apprendisti stregoni e dalle fattucchiere della libertà.
Non mi aspetto nulla dai signori delle tessere democratici.
E nemmeno da quegli esponenti a cinque stelle che meno fanno, più urlano.
Ma dai sei che sono a capo delle nostre istituzioni mi aspetto qualcosa invece.
Che non tradiscano la repubblica, né più, né meno.
Noi altri, intanto, teniamo gli occhi aperti e dritta la schiena.
E andiamo a firmare per tutti i referendum.
Sono, in attesa di poter tornare a scegliere i nostri leader, l'unica arma che abbiamo per fermare gli eventuali alti tradimenti della repubblica.

* * *



Angelino Alfano

Enrico Letta

Giorgio Napolitano










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