Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

martedì 29 gennaio 2013

Giannino Unchained


Un omaggio di Bruno Bozzetto a Oscar Giannino
Si rafforza ogni giorno di più la speranza che Oscar Giannino, con la sua lista Fare per Fermare il Declino, possa superare il 4% ed entrare alla Camera.
Gli ultimi sondaggi dicono che il 3% è superato e ogni giorno qualche cittadino in più si avvicina, si convince, si mobilita.
Nel mio piccolo, quasi ogni giorno, semplicemente raccontando che lui c'è, qualcuno dei miei amici e colleghi si decide a votare per lui, almeno alla Camera.
Oscar Giannino, nonostante i non pochi problemi che la sua iniziativa ha dovuto superare, fra i quali il vero e proprio pacco che fu rifilato a lui e a parecchi altri, incluso chi scrive, alcuni mesi fa, da un gruppo di aspiranti notabili, sta finalmente bucando il muro di gomma della rassegnazione, dell'indifferenza e dell'incomprensione.
Quando lo lasciano parlare, i cittadini lo capiscono e ne comprendono la serietà.
Svizzera, Svezia, sono i suoi modelli di federalismo, welfare e competitività.
Parla di numeri e di obiettivi concreti, una mosca bianca in un mondo di chiacchieroni a vanvera.
Rischia personalmente, in un mondo di potenti e privilegiati che cascano sempre in piedi.
E' l'unico maverick veramente minaccioso per la dittatura dello status quo.
In cima al suo programma ci sono i giovani, le donne, le piccole imprese, le famiglie che pagano il mutuo della prima casa, gli innovatori, i creativi.
Può farcela perché - e finalmente! - in queste elezioni politiche 2013 conteranno qualcosa coloro che guardano più Internet che la televisione, coloro che consultano più le fonti originali che certe superficiali e tendenziose sintesi giornalistiche.
Comunque vada, il prossimo parlamento non potrà fare molto di più che tagliare qualche poltrona e qualche privilegio, dimezzare i parlamentari, togliere il bicameralismo paritario, varare una legge elettorale più decente.Oscar Giannino ha capito anche questo e, a differenza di altri, lo dice apertamente e farà quello che dice.
Votiamolo.
Non ce ne pentiremo.


venerdì 25 gennaio 2013

Monte dei Paschi di Siena

I guai del Monte dei Paschi di Siena stanno esplodendo in faccia ai falsi monaci di Monti, ai falsi banchieri del PDL, alle false suore del PD. Il più pulito ha la rogna, si dice in Toscana.


giovedì 24 gennaio 2013

Cinquant'anni e non sentirli

Un giovane uomo di cinquant'anni, Yair Lapid, ha portato un po' d'acqua fresca nello stagno della politica israeliana, costringendo un po' di vecchi notabili - tutti malati di nostalgia e anche un po' di narcisismo senile - a farsi più in là. Lehaim Israel!



mercoledì 23 gennaio 2013

Riformare anche l'Europa

Il premier britannico Cameron ha tenuto il suo atteso discorso sulla riforma dell'Unione Europea. Chiede profonde riforme dall'interno. Se non fossero possibili, è chiaro, dagli umori di diversi popoli, non solo di quello inglese, che la nostra comunità continentale potrebbe essere in pericolo. Fra le tante reazioni al discorso di Cameron, riportate dall'autorevole Open Europe, una la vogliamo riprodurre qui:

Dalla Germania, dallo stato dell'Assia, il ministro della giustizia, dell'integrazione e dell'EuropaJörg Uwe Hahn, ha messo in guardia contro un facile attacco a Cameron, dicendo: "Il discorso di Cameron non nasce all'improvviso... riflette il sentimento prevalente nel Regno Unito, ma anche in molti altri paesi dell'Unione europea... il Regno Unito è la coscienza critica che ci ricorda che siamo una confederazione di stati sovrani, decentrata, fondata sulla sussidiarietà, e non uno stato federale centralizzato... la sua richiesta - che le competenze non si spostino solo dagli stati membri all'unione, ma, se necessario, possano ritornare agli stati membri - non è fondamentalmente sbagliata".

Pensate che questo è uno dei commenti più coraggiosi, uno dei più aperti nei confronti dei problemi sollevati. Siamo messi bene. Siamo alle porte con i sassi, si dice in Toscana, e le nostre elite sono talmente poco lungimiranti, poco critiche, poco autocritiche, da far davvero temere che la nostra casa comune europea sia in pericolo.


* * *

lunedì 21 gennaio 2013

Mali-stan

Bad news: are we brewing a new Afghanistan in Mali? This late Western intervention in Azawad and Mali seems a boost for the colonialist in Africa, for the authoritarian regimes of the area; it may bring more money for Islamist warriors; and, perhaps, power and prestige for the French army and for AFRICOM. We risk another misstep of the so-called Global War on Terror (GWOT).
Something to read and worry about:

Burn, burn - Africa's Afghanistan (Pepe Escobar) 

David Cameron calls for 'global response' after Algerian hostage crisis

Guido Olimpio - Corriere della Sera



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martedì 15 gennaio 2013

Candidati a fare o a morire


Le liste elettorali sono ormai riempite.
Sono popolate di candidati potenti, notabili, parenti, serpenti, veline, veloni e tante altre improbabili figure.
Queste sono le terze elezioni politiche con il Porcellum, dopo quelle del 2006 e del 2008.
I nomi degli eletti sono stati scelti da pochi capi-bastone chiusi nelle loro stanze romane.
La conoscenza e la competizione sono dimenticate.
Trionfano le conoscenze e le cooptazioni.
Le eccezioni ci sono e non le disconosciamo: almeno metà degli eletti del PD proverrà dalle indicazioni di una platea di un milione di militanti; i candidati di Grillo sono stati messi in ordine secondo le preferenze dei suoi 30.000 seguaci online; Oscar Giannino si candida, con pochi fidati collaboratori, in una spericolata operazione solitaria, anti-casta, di rottura dello status quo, forte del sostegno di 60.000 finanziatori-elettori.
Qua e là, qualche persona capace, magari per caso, verrà eletta.

Gli elettori non possono farci nulla.
Devono limitarsi a scegliere fra Bersani, Giannino, Grillo, quelli che si riciclano, quelli che si candidano, quelli che vogliono continuare a comandare senza neppure prendersi il disturbo di partecipare.

Allora il nostro dovere, nelle prossime ore e giorni, dopo che in molti ci siamo ribellati alle elite che volevano propinarci le loro nomine, crediamo sia quello di essere una spina nel fianco di ogni potenziale eletto.
Mentre un altro governo di emergenza nazionale cercherà di salvare il salvabile, di trovare qualche soldo per i poveri, di tenere bassi i prezzi e i mutui, di restituire margini di manovra agli imprenditori e agli innovatori, i 1000 nuovi parlamentari dovranno essere continuamente richiamati al loro primo dovere: eliminare il doppione di due camere uguali; ripristinare i collegi uninominali; rendere obbligatorie per tutti le primarie.
Sono trent'anni, da quel 1983 in cui iniziò a lavorarci sopra la commissione Bozzi, che aspettiamo.
E', letteralmente, una questione di vita o di morte: le autonomie locali e regionali, la Repubblica e l'Unione Europea, stanno morendo, per mancanza di legislatori appassionati e capaci, emersi da una severa competizione, attraverso un processo di selezione dal basso, espressione della volontà popolare e perciò non del tutto sordi ai bisogni dei più.
Anche questi candidati, ci possono arrivare: o fare, o morire.

Il parlamento toscano diventa più piccino


Confermata in seconda lettura, come previsto dallo Statuto toscano, la riduzione a 40 del numero di consiglieri regionali del nostro parlamento toscano, che era stata votata l'ottobre scorso. Si andrà avanti, in Toscana, con un parlamento più piccino. Ovviamente resta aperta la difficile e delicata partita per la riforma elettorale toscana.


domenica 13 gennaio 2013

La rivolta di Italia Futura Toscana

Due piccole soddisfazioni in questi giorni cupi: la rete toscana di Italia Futura si è ribellata contro le candidature imposte dall'alto e da altrove; Fare - Fermare il declino, la lista di Oscar Giannino contro lo status quo, ha raccolto in Toscana tutte le firme sufficienti e anche di più.
Pochi amici di Italia Futura si impegneranno ancora per la debole e raccogliticcia lista di Monti, ma solo per sostenere la candidatura di Edoardo Nesi, di lui come persona, non certo come esponente del nuovo-vecchio centro.
Il nostro progetto civico-liberale per la Toscana andrà avanti, nonostante il deleterio effetto Monti.

venerdì 11 gennaio 2013

Neve su Gerusalemme

Dal sito ANSA, alcune bellissime foto della neve che ha imbiancato Gerusalemme. La pace scenda come questa neve! Alle ormai imminenti elezioni israeliane, dobbiamo sperare che risultino decisive le forze laiche, liberali, che vogliono la giusta spartizione di terra e acqua con gli abitanti di Gaza e Cisgiordania, che sono pronte alla pace e alla cooperazione con le nascenti democrazie arabe del Levante.







sabato 5 gennaio 2013

Non spariamo su chi ci ha provato

Non ho mai sparato su chi ci ha provato in politica, perché la politica è la cosa più difficile della terra.
Due articoli di Dagospia ci raccontano come persone potenti e di successo, una volta giunte in politica, inizino a scavarsi la fossa da sole.
Montezemolo è solo un altro che nella vita ce l'ha fatta, ma in politica no.
Monti sarà il prossimo.


venerdì 4 gennaio 2013

Non rinunciate a Vannino Chiti

Mi unisco all'appello al PD nazionale e toscano in favore della candidatura di Vannino Chiti.
Servono persone esperte di cose d'aula, operose e tenaci come lui.
E' uno dei pochi che si è speso davvero per fare le cose urgenti ed essenziali: la fine del bicameralismo paritario, le primarie obbligatorie, il ritorno ai collegi uninominali.
Uno come Vannino Chiti è un politico professionale nel senso migliore della parola: uno che sa che se non si cura il cuore pulsante, l'organismo politico muore.

giovedì 3 gennaio 2013

In bocca al lupo, Oscar


Un cordiale in bocca al lupo a Oscar Giannino e la mia personale gratitudine per il coraggio da leone con cui si getta solitario nella mischia elettorale, con la sua lista Fare - Fermare il Declino, presentata ieri alla stampa.
Sarà l'unica lista liberista.
Sarà anche l'unica lista con candidati civico-liberali davvero indipendenti dalla vecchia politica, davvero ribelli alla dittatura dello status quo.
Si parva licet, mi unisco ai riconoscimenti che sta ricevendo da Luca Ricolfi, da Gad Lerner e da tanti altri.
 

martedì 1 gennaio 2013

2013, un altro anno per sperare e lavorare

Dopo aver iniziato l'anno nuovo vicino a Ponte a Vicchio, alla bellissima festa organizzata dagli amici di Ore D'Aria, mi sento carico di gioia ed energia per tornare al lavoro e per continuare il mio impegno civico e civile per la Toscana. Rileggo i miei auguri dell'anno scorso e mi accorgo che delle cose per cui ci stiamo battendo non ne è andata avanti una. Politicamente parlando, un altro anno perso! Ma invece che rammarico o delusione, sento dentro di me la conferma di una positiva risolutezza. Saremo illusi, ma nessuno si illuda: ci riproveremo! A tutt*  auguro un felice anno nuovo 2013.


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