Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

martedì 20 marzo 2012

Li ha inseguiti per le scale

Dell'eccidio compiuto alla scuola ebraica di Tolosa, mi ha colpito un dettaglio narrato dai cronisti: l'assassino ha inseguito i bambini per le scale, per finirli.
Sento la necessità di metterlo nero su bianco, una volta di più: non ci rassegneremo mai a vedere picchiare le donne, importunare i gay, discriminare i neri, uccidere gli ebrei, inseguire i loro bambini per le scale. Mai.
L'oscena vigliaccheria di tutti i violenti, di tutti gli estremisti, di tutti i perdenti radicali, sarà perseguita e punita, senza tregua né remissione, secondo le leggi.
Se poi qualcuno dovesse sfuggire alla giustizia umana, lo credo fermamente, non sfuggirà di certo alla Provvidenza universale.
Stasera, spiritualmente, ci uniamo ai nostri amici della Comunità Ebraica di Livorno, che si riuniscono alle 18 per una preghiera per le vittime di Tolosa.


4 commenti:

  1. è incredibile come in certa gente (sicuramente psicopatici) l'odio razziale arrivi a far compiere tali gesti ... Il DOVERE di tutte le Religioni è di cercare un VERO ECUMENISMO e quindi di accettarsi tutti così come siamo con i nostri Dei ( che poi È UNO SOLO !!!) e non cercare di "convertire" come anche professa il Cattolicesimo ... Peace & Love !! che ce ne vuole tanto in questo momento storico !

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  2. Pace e amore, sì, fondati su un granitico strato di draconiana giustizia.

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  3. sembra impensabile, 2012 in una scuola nel cuore della civilissima Europa bambini inseguiti e ammazzati per motivi razziali.
    L'intolleranza e il razzismo sono un problema non solo di chi le subisce, invece ci si limita alla compassione e alla solidarietà, ma non è quello il modo di reagire..

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  4. Ora e sempre resistenza. A Bologna come a Oslo. Contro l'estremismo nero, rosso o verde. Reagendo con chiarezza morale alla violenza politica organizzata e a quella disorganizzata dei perdenti radicali. In difesa di Israele, del Tibet, della Birmania, di tutte le comunità dove la libertà e la vita contano di più dell'utopia e della morte. Sempre a fianco degli ebrei e degli Ebrei, dell'ebreo fra gli stati e dello stato ebraico, sempre.

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