Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

giovedì 2 febbraio 2012

La nostra campagna per la riforma toscana, un anno dopo

Giovedì 2 febbraio 2012, per la Candelora, il Tirreno ha ospitato un mio pezzo, dedicato all'intenso anno di campagna per la riforma elettorale toscana che è passato, forse non invano.
Ecco il testo: 



Un anno fa, per la Candelora 2011, un gruppo di cittadini, intellettuali, appassionati di politica toscana, inviava un appello ai legislatori toscani, affinché si decidessero a modificare la legge elettorale regionale, abolendo le odiate liste bloccate, senza però tornare indietro, al disastroso passato delle preferenze.
Su un blog - http://diversotoscana.blogspot.com - abbiamo raccolto una cinquantina di testimonianze in favore di questo cambiamento, dagli impegni solenni e ripetuti assunti dal presidente toscano Enrico rossi, alle testimonianze di studiosi ed esperti, alle prese di posizioni di politici toscani e non solo, sia di sinistra, che di centro, che di destra.
Oggi quei cittadini sono diventati anche un gruppo Facebook di 80 membri, che si chiama “Riforma Toscana”. Hanno trovato una convergenza con i 101 intellettuali laici, socialisti, riformatori, liberali, del gruppo http://www.pensalibero.it/. Hanno costruito una capacità di dialogo trasversale, per esempio con i circoli toscani di Libertà e Giustizia (http://www.libertaegiustizia.it/).
Un anno dopo, questa piccola “lobby” per la riforma elettorale può rivendicare di aver contribuito a evidenziare ciò che può unire, dopo tante divisioni.
Si è registrata e incoraggiata una convergenza seria, genuinamente bipartisan e sinceramente trasversale, attorno a due punti: primo, gli eletti devono tornare ad essere espressione diretta di un territorio; secondo, gli elettori devono scegliere non solo i partiti, ma anche la persona che rappresenta il partito in ciascun territorio.
La prima convergenza spinge verso collegi più piccoli di quelli provinciali attuali. C’è un forte orientamento verso i collegi uninominali, che fanno parte della grande tradizione delle democrazie anglosassoni ma anche, non scordiamolo, della storia italiana e toscana.
Il secondo comune interesse spinge verso una forma di voto obbligatorio alle persona, non solo al partito. Uno dei modi in cui questo potrebbe essere realizzato è l’istituzionalizzazione delle primarie, in modo tale che esse siano celebrate, con regole uguali per tutti, da tutti i partiti, con il coinvolgimento di tutti i cittadini.
La tregua politica nazionale apre uno spiraglio a questa possibile riforma.
La Toscana può dare - anche questo ha promesso il governatore Rossi - un segnale positivo alla politica nazionale.
La finestra di opportunità è aperta ora, in questi mesi.
Non perdiamo questa occasione.

Mauro Vaiani

 

* * *

Lo si può leggere anche sulla rassegna stampa del Consiglio regionale della Toscana. Potete anche rivedere, un anno dopo, il nostro appello della Candelora 2011 ai legislatori toscani. Visitate la pagina dedicata alla nostra campagna per l'abolizione delle liste bloccate, per i collegi uninominali, per le primarie obbligatorie in Toscana. Buona Candelora 2012 a tutti!


PS
Alle tante varianti dei detti sulla Candelora, aggiungo quella di casa mia: Per la Candelora, o che nevihi, o che pioa, dell'inverno siamo fora, se c'è i ssole o tira vento, dell'inverno siamo drento. Mettiamola così: la neve di oggi su Firenze e sulla Toscana, oltre che portare sollievo alla siccità invernale, speriamo che sia foriera di una mite primavera. Per la natura, nelle nostre vite... E per le istituzioni dell'autogoverno toscano. Io ho fiducia! Ci voglio credere!


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