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sabato 14 agosto 2010

Siate maschi, o almeno signore, alla Lecciona

Un anno fa, questo mio articolo su Gaymagazine, su ciò che possiamo fare, ciascuno di noi, per proteggere la Lecciona (Nda, 14/8/2011).


Per molti di noi la Lecciona non è solo una spiaggia, è casa nostra.
Stiamo parlando di quel piccolo paradiso toscano, che inizia dalla pineta di Levante di Viareggio, stretto fra il mare e Viale dei Tigli, largo quasi due chilometri, lungo quasi cinque, che arriva fino alla marina di Torre del Lago. Conosciuta anche come Macchia Lucchese, la Lecciona è sotto la protezione del Parco naturale di Migliarino - S.Rossore - Massaciuccoli. Appartiene al comune di Viareggio, che, fra l'altro, cura la raccolta della spazzatura nella spiaggia e la fa sorvegliare da alcuni vigili a cavallo.
La spiaggia libera della Lecciona è una delle più belle della Toscana, benedetta da una vista mozzafiato sulle Apuane. Il bosco è attraversato da sentieri che consentono straordinarie passeggiate al fresco. Su Viale dei Tigli si può parcheggiare gratuitamente e all'ombra. E' la casa per tutti, famiglie, giovani, anziani, turisti, amanti della natura e degli animali. E', in modo assolutamente particolare, una casa per il nostro mondo queer.
Sono bastati pochi anni un pochino più piovosi, e un saggio intervento del Parco per ripristinare alcuni stagni, perché la Lecciona diventasse, se possibile, ancora più lussureggiante e piena di vita.
Quest'anno, più ancora che negli anni precedenti, farfalle e libellule dai colori sgargianti volano fin su la riva del mare.
E' casa nostra, il posto dove possiamo camminare, nuotare, prendere il sole, giocare, persino fare l'amore, nascosti fra le dune, all'ombra dei pini e dei lecci.
Casa Lecciona, però, ha bisogno di noi.
Ha bisogno che tutti noi che la frequentiamo, la viviamo, la amiamo, facciamo la nostra parte, perché sia conservata nel tempo, per quanto possibile migliorata e consegnata intatto alle generazioni future.
GayMagazine, insieme ad altri, fra cui dobbiamo citare la brava Letizia Tassinari, ha dato il suo contributo, negli ultimi mesi, perché questo nostro patrimonio scampi ai pericoli del degrado. Abbiamo sollecitato in proposito Luca Lunardini, il sindaco di Viareggio, e Giancarlo Lunardi, presidente del Parco, trovando in loro degli interlocutori attenti. Lo faremo ancora in futuro, perché la sorveglianza sia più visibile e perché, banalmente, aumentino i punti di raccolta della spazzatura che, per esempio e purtroppo, mancano lungo tutto Viale dei Tigli.
Tuttavia non possiamo aspettare sempre che siano gli altri, dall'alto, da altrove, a muoversi.
Dobbiamo assumerci la responsabilità della nostra terra.
Dobbiamo essere, in prima persona, dei veri uomini, oppure, se preferite, delle vere signore, per amore della nostra casa Lecciona.
Il materiale spiaggiato, i tronchi soprattutto - quest'anno portati in abbondanza dalle grandi piene del Serchio - sono stati in parte lasciati dalle autorità, perché contribuiscono al rafforzamento delle dune, ma noi possiamo dare una mano a raccoglierli a mucchietti, per rendere la spiaggia più praticabile e godibile.
Bisogna camminare seguendo i sentieri, per non distruggere la delicata vegetazione delle dune e per danneggiare il meno possibile il sottobosco.
Si deve fare attenzione a non disperdere nessun tipo di rifiuto. Nemmeno le cicche delle gomme, che sono praticamente indistruttibili, lo sapevate?
Coloro che fumano si portino via i mozziconi delle loro sigarette, i cui filtri sono velenosi per gli animali e impiegano decenni a biodegradarsi.
Nessuno vada in spiaggia, senza portarsi dietro almeno un sacchetto di plastica per i propri rifiuti. Se potete, portate via anche quelli dimenticati dalle persone maleducate, irrispettose, sporche, che purtroppo non mancano.
Anche nel fare i propri bisogni, occorre garbo, specie d'estate, quando siamo in tanti. Una pisciatina contro un albero non fa certo male a nessuno, ma per quanto riguarda le feci nostre e quelle dei nostri animali, cerchiamo di lasciarle in luoghi appartati e magari seppelliamole.
Dopo aver fatto l'amore, non costa nulla raccogliere e portare via preservativi e fazzolettini usati. Soprattutto non dimenticate le bustine delle confezioni dei condom, che sono indistruttibili!
Attenti ai fazzoletti di carta, lo ribadiamo! Cercate di abbandonarne per terra il meno possibile. Sono il frutto di una lavorazione industriale, ci mettono del tempo a biodegradare e sono davvero brutti a vedersi.
Questo è il nostro appello: siate generosi, siate rispettosi, siate maschi, a casa Lecciona.
Attraverso la natura, la fortuna, la Provvidenza forse, sarete ripagati, statene certi.
Buona festa dell'Assunta, buona Santa Maria, buon Ferragosto!

Mauro Vaiani


Fonte: http://gaymagazine.it/2010/08/14/siate-maschi-o-almeno-signore-per-amore-della-lecciona/ (acceduto il 14/8/2011)

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